domenica 14 agosto 2016

Recensione: Il principe delle tenebre di Mark Lawrence

Avete presente quei libri bellissimi, che tutti amano, ma che voi proprio non riuscite a farvi piacere? Ecco. Il principe delle tenebre, di Mark Lawrence, mi dà la stessa impressione.
Non sono riuscita ad apprezzare NIENTE del libro, tant'è vero che a due terzi della lettura sono saltata direttamente agli ultimi due capitoli.
Titolo: Il Principe delle Tenebre (The Red Queen's War #1)
Titolo originale: Prince of Fools
Autore: Mark Lawrence
Editore: Newton Compton Editori
Data di pubblicazione: 9 Giugno 2016
372 Pagine

Per anni Jalan ha vissuto all’ombra della potente Regina dei Rossi, ma ora è chiamato a difendere il regno. La Regina dei Rossi è vecchia ma gli altri re dell’Impero la temono come nessun altro, e il potere che racchiude nelle proprie mani è grande… Suo nipote, il principe Jalan Kendeth, è invece un codardo, un imbroglione e un bugiardo. Beve, gioca d’azzardo, insegue le belle cortigiane. A parte i creditori che gli danno la caccia, non ha nemmeno un problema al mondo. La guerra però è alle porte: alcuni testimoni affermano che un esercito di morti viventi è in marcia, e la Regina dei Rossi ha convocato la famiglia per difendere il regno. Jal pensa che sia semplicemente una voce, una favola per spaventare i bambini. Ma non sa quanto si sbaglia. E quando il colossale Snorri, guerriero senza eguali, viene trascinato in catene al cospetto della Regina dei Rossi, Jal non immagina neppure che quel prigioniero cambierà la sua vita, e lo trascinerà in un folle viaggio fino alle gelide terre del Nord.

Il principe delle tenebre è uno dei libri più noiosi che abbia mai letto. Eppure, mi è capitato di apprezzare alcuni libri noiosissimi, mentre ho proprio odiato questo libro.
La trama ruota intorno al principe Jal (neanche ricordo come si scrive il suo nome completo), che ho odiato sin dalla prima pagina. Lui è quel tipo di protagonista che ci vene presentato come "diverso", non un eroe o un campione di combattimento, ma un codardo e un bugiardo. Sì, okay, che cosa alternativa -sono ironica.
Jal di alternativo, simpatico o particolare non ha niente, tant'è che l'ho odiato. Un buffone insopportabile, stupido (se voi aveste un medaglione di inestimabile valore al collo con tanto di diamanti applicati lo riconoscereste, no?) ma soprattutto insopportabile. Oh, l'avevo già detto, giusto? Un principino, insomma, che conduce una vita a corte e non fa che lamentarsene ("io sono il decimo in ordine di successione! Povero me!"), che non è neanche in grado di difendersi da solo con una spada, ma che, a modo suo, viene presentato come eroe! Probabilmente sono io a non aver colto la specialità e l'unicità di questo personaggio, fatto sta che, se non si fosse capito, non lo voglio più sentir nominare.

La trama sembrava interessante, forse ispirata al Trono di spade, ma io lo adoro quindi mi sarebbe potuto anche piacere. "Il nuovo Trono di spade" viene infatti definito Il principe delle tenebre. E mai ci fu niente di più vero falso.
E' la cosa più noiosa che abbia mai letto, un sacco i potenziale sprecato inutilmente. Jal è diretto al Nord con un norreno, Snorri, con la minaccia incombente dei morti viventi. Fatto sta che la gran parte della storia è ambientata durante il loro viaggio, senza guerre o battaglie. E, quando ci sono, Snorri uccide tutti in men che non si dica -le descrizioni lasciano molto a desiderare. Ad esempio, voi come vi immaginereste -fisicamente, intendo- un bambino nato morto che poi torna per uccidere i protagonisti? Perché nel libro non c'è una sola descrizione che faccia capire qualcosa, l'autore passa dal descrivere un infante sventurato a una specie di golem che distrugge tutto (ma non dimentichiamoci che Snorri è invincibile e lo uccide! Aiutato da Jal, ovvio, che inspiegabilmente torna indietro a salvarlo, da bravo codardo che è dovrebbe essere!).

Probabilmente le mie parole vi risulteranno incomprensibili, ma io stessa ho capito pochissimo del romanzo. Il problema della trama è che l'attenzione non si focalizza sui punti corretti. Avrebbero potuto spiegare meglio la storia dei morti viventi, il legame tra Snorri e Jal, ma no. Non si fa altro che ripetere quanto Snorri sia temibile e micidiale, quanto Jal sia cretino -non con queste esatte parole, ma il senso è quello- e quanto fossero belle le cortigiane che Jal si faceva. Perché, ovviamente, un beone bugiardo e codardo deve per forza essere un donnaiolo pieno di debiti, suvvia! Non è così che tutti i principi dovrebbero essere?

Ci sono tantissime frasi ripetitive, e, francamente, lo stile adottato dall'autore è uno tra i peggiori che abbia mai visto. Sinonimi messi in fila uno dopo l'altro per rendere le frasi più corpose, scene d'azione confusionarie e libro totalmente privo di pensieri del protagonista -o degli altri personaggi, che sono etichettati tanto quanto i formaggi del supermercato. Snorri il norreno che cerca la famiglia, Jal il principe donnaiolo e pieno di debiti e gli altri... Non ci sono! Be', sì, ci sono fisicamente ma sono talmente inutili che tanto valeva non metterli affatto.

Probabilmente è colpa mia se non ho apprezzato il libro, forse non ho saputo leggerlo nella maniera corretta. Di sicuro lo ritengo uno spreco di tempo e denaro, e se come me vi aspettate il nuovo Trono di spade... be', non leggetelo!
Voto: 

3 commenti:

  1. Il nuovo trono di spade. DEI POVERI.
    Non l'ho ancora letto,ma come ti accennavo quasi quasi lo riconsegno ad Amazon senza averlo letto. Non ho intenzione di sprecare tempo con un libro del genere :\

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  2. Dalla copertina sembrava interessante ... ma penso non lo comprerò! XD

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  3. E io (non avendo letto "Il principe delle tenebre" in prima persona, ma avendo sentito tanti commenti positivi) che pensavo di regalarlo a un amico che adora Trono di Spade... Forse è meglio cambiare regalo ahahah

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