giovedì 30 giugno 2016

Recensione: "La casa per bambini speciali di Miss Peregrine" di Ransom Riggs

Buongiorno honeys! Ma soprattutto: tanti auguri al blog! Sono ben due anni, da oggi, che vi scrivo (quasi) ininterrottamente i miei amori libreschi e qualche volta telefilmici! E oggi, non da meno, ho deciso di condividere con voi la recensione di un libro speciale e unico allo stesso tempo, che mi ha stregata -se non si fosse capito- come pochi: La casa per bambini speciali di Miss Peregrine, di Ransom Riggs.
Il trailer del film con Tim Burton, lo ammetto, mi ha conquistata prima ancora di leggere il libro, che però non è da meno. L'autore, in modo semplice ma conciso, è riuscito a raccontare una storia fuori dal comune e da ogni schema!
Titolo: La casa per bambini speciali di Miss Peregrine (Miss Peregrine's Peculiar Children #1)
Titolo originale: Miss Peregrine's Home for Peculiar Children
Autore: Ransom Riggs
Casa Editrice: BUR Rizzoli
Data di pubblicazione: 2011
Prezzo: 10,00€
383 Pagine
Quali mostri popolano gli incubi di Abraham, il nonno di Jacob, unico sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi? Sono la trasfigurazione della ferocia nazista o piuttosto qualcos'altro, qualcosa di vivo, presente e ancora mortalmente pericoloso? Quando una tragedia impossibile lo colpisce, Jacob sa che non può più rimandare: deve scoprire cos'è successo a suo nonno e, soprattutto, cosa ha visto, o crede di aver visto, con i suoi stessi occhi. Non gli resta che attraversare l'oceano e trovare l'inaccessibile orfanotrofio inglese che durante la guerra ospitò Abraham e altri piccoli orfani ebrei. Ma per raggiungere quel luogo avvolto nella leggenda non ha molti indizi, a parte i vecchi racconti del nonno e una sparuta collezione di bizzarri fotomontaggi d'epoca. Un'opera prima che ha scalato le classifiche del "New York Times" e da cui è tratto l'omonimo film diretto da Tim Burton.

Questo libro è qualcosa di unico, di speciale, e lo si capisce subito, già dalla prima pagina. Ogni capitolo è accompagnato da bellissime foto d'epoca, ritoccate là dove serviva, che conferiscono all'opera un'aria inquietante e misteriosa allo stesso tempo. Invece, la lettura è molto più allegra e leggera, dall'atmosfera fantastica.
Sono molto scettica nei libri definiti "grandi successi", li inizio con l'idea che non saranno granché e molto spesso queste opinioni vengono confermate. Ma con La casa per bambini speciali di Miss Peregrine sapevo già cosa aspettarmi. Avevo paura di rimanere delusa, ovvio, ma già dopo le prime due pagine ero totalmente conquistata dallo stile tragicomico e fantastico di Riggs. Un libro che, foto escluse, secondo me è adatto anche ai bambini di 8-9 anni, perché aiuta a sognare.
Mi sentii ancora più tradito quando capii che le storie migliori del nonno non potevano essere vere. Quelle più assurde riguardavano la sua infanzia: per esempio, diceva di essere nato in Polonia e che a dodici anni l'avevano spedito in un orfanotrofio su un isoletta al largo del Galles. Se gli chiedevo per quale ragione avesse dovuto lasciare i genitori, la risposta era sempre la stessa. I mostri, diceva, gli davano la caccia. All'epoca la Polonia pullulava di mostri, a sentir lui. "Che tipo di mostri?" chiedevo io, sgranando gli occhi. La conversazione si ripeteva sempre uguale. "Mostri terribili, con la gobba, la pelle rugosa e gli occhi neri" rispondeva.
Jacob, proveniente da una famiglia che è tutto fuorché normale, è abituato, fin da piccolo, a dividersi tra la normalità che i suoi genitori vogliono insegnargli e le storie fantastiche e a tratti horror del nonno, popolate da bambini Speciali, che possono prendere fuoco, volare, o che addirittura sono invisibili e mostri spaventosi, ricoperti di rughe e tentacoli, incarnazione dell'avidità umana e della sete di potere. Questi mostri sono chiamati Vacui, e saranno proprio loro la causa della morte del nonno di Jacob, anche se all'inizio neanche lui crederà ai suoi occhi.
Decide così, e noi con lui, di indagare a fondo sul passato del nonno, che sembra fatto di guerra e sofferenza. Troverà alcune foto, e una lettera, di Miss Peregrine.
Pian piano insieme a Jacob scopriremo sempre di più riguardo al passato del nonno, e affronteremo con lui l'incredulità del surreale e, allo stesso tempo, la certezza di ciò che è accaduto. Jacob partirà verso il Galles, in una sperduta isoletta, deciso a trovare l'orfanotrofio di Miss Peregrine, dove il nonno stesso aveva vissuto. Dopo la risoluzione dei più sconcertanti dei misteri, riuscirà a trovare gli stessi bambini, non cambiati neanche di una virgola, che il nonno aveva conosciuto e amato. Bloccati nel tempo e nello spazio, in un susseguirsi sempre uguali di bombardamenti e pomeriggi all'aperto.

Insieme  Jacob faremo la conoscenza dei bambini adorabili di Miss Peregrine: Emma, Millard, Bronwyn, Enoch, Olive, Fiona e tanti altri, ognuno con un dono speciale. E' proprio il loro dono che li rende Speciali, e che li distingue dai Normali.
E qua sta una particolarità del libro: un connubio di poteri, facce, emozioni, che però hanno trovato tutte il loro spazio. Scritto in modo diverso il libro sarebbe potuto risultare molto più confusionario, ma grazie a Ransom Riggs neanche una volta vi capiterà di non capire qualcosa. La sua penna sublime vi permetterà di scoprire tutta la verità insieme a Jacob, e di rimanerne stupiti con lui. E, soprattutto, di affrontare con tutti i bambini Speciali i mostri che rischiano di distruggerli.

"Povera Miss Avocet" piagnucolò Claire, il labbro inferiore che tremava. "Poveri bambini di Miss Avocet" le fece eco Olive. "Ora verranno a prendere noi, Miss?" chiese Horace. "Ci serviranno armi!" strillò Millard. "Asce da guerra!" disse Enoch. "Bombe!" rincarò Hugh. "Smettetela subito!" gridò Miss Peregrine, alzando le mani per imporre il silenzio.
Nonostante si tratti di bambini, non mancheranno scene più cruente, descritte comunque attraverso i loro occhi. Ecco un'altra particolarità del libro: niente riflessioni filosofiche, niente intuizioni geniali. Loro, Jacob compreso, sono bambini, e le loro parole, i loro modi di fare e le loro idee sono quelle di bambini. Non per questo il libro va sottovalutato, perché molto spesso sono i bambini i veri protagonisti delle storie, e di questa, almeno.

Ransom Riggs usa, come unica arma, la sua scrittura, ricca di fantasia, descrizioni ma non per questo noiosa. Un libro speciale quasi quanto i bambini che ne sono protagonisti, che, proprio come loro, non potrà non stregarvi e soprattutto incantarvi alle pagine; uno di quei libri che, nonostante si tratti solo di "parole", vi mostrerà le immagini molto più vividamente di quanto un intero filmato potrebbe fare.
Voto: ☆☆☆☆☆

Nessun commento:

Posta un commento